Benessere del bacino e del pavimento pelvico:
cronaca di un seminario
cronaca di un seminario
di Chiara Sandrucci, giornalista
Quasi
per caso lo scorso 19 marzo ho partecipato al seminario Benessere
del bacino e del pavimento pelvico
condotto da Francesca Magnone. Dico quasi per caso perché non
credevo di avere motivi particolari per farlo, se non per curiosità
o desiderio di approfondire un aspetto della pratica yoga. Ma il caso
non esiste. E’ stato un seminario intenso, sei ore in tutto, che si
è rivelato soltanto un assaggio, un’introduzione. Il corso vero e
proprio prevede 5 incontri di un’ora e mezza ciascuno e si capisce
perché: così i vari passaggi possono essere interiorizzati poco
alla volta, da una settimana all’altra. Ci vuole tempo per
addentrarsi in quel microcosmo che abita nel bacino delle donne,
sorretto dal pavimento pelvico.
E’
un seminario rivolto alle donne (e agli uomini) di tutte le età e
infatti di tutte le età eravamo (ma di uomini non ce n’erano). E’
per chi ha da poco partorito o si appresta a farlo (consigliato in
gravidanza). E’ per chi è alle prese con i primi cedimenti, le
cicatrici e le troppe tensioni. E’ per chi vuole prevenire problemi
e viversi bene la menopausa. Ma – come ci dicevamo nell’intervallo
– tanto più sarebbe indicato alle ragazze, perché la scoperta di
questa parte segreta del corpo venga guidata dallo yoga. Il primo
obiettivo, per me raggiunto, è maggior percezione e consapevolezza.
Dopo questo seminario, il pavimento pelvico è entrato a far parte
della mia vita quotidiana (nel bene e nel male). Il secondo obiettivo
è più ambizioso: maggior benessere in tutte le aree coinvolte dal
pavimento pelvico. Per prevenire problemi di incontinenza e di
prolasso, garantire un corretto funzionamento degli organi interni o
migliorare la qualità della propria sessualità ci vuole tempo. Il
seminario è solo un punto di inizio.
La
maestra Francesca Magnone conduce passo dopo passo in un percorso che
parte dalla struttura ossea del bacino e arriva a quella muscolare.
Prima l’anatomia, con le dispense da colorare, poi la pratica. Dal
pensare al sentire su di sé queste ossa, questi muscoli. Per
scoprire l’energia che vi risiede. Molte donne non sanno nemmeno di
preciso cos’è il pavimento pelvico, una struttura muscolare a
forma di amaca, che sostiene gli organi interni, trattiene e
rilascia, fa passare un bambino quando è il momento. Non immaginano
quante tensioni possano risiedervi. Il seminario aiuta a
riconoscerle, ad individuarle nella loro ostinazione. Con
l’esercizio, da ripetere a casa 5-10 minuti al giorno, dovrebbero
sciogliersi. Imparare a contrarre, quel poco che basta, e poi
rilassare e rilassare ancora e poi ancora. Ma già basta riuscire ad
attivare separatamente due diversi segmenti muscolari, tra gli ischi
e il pube e tra gli ischi e il coccige. Un movimento complesso, da
cercare, provare e riprovare. Il profondo rilassamento finale lascia
in uno stato di sospensione. Poi arriva un’inattesa stanchezza,
Francesca dice che è normale: è un seminario faticoso e
illuminante.